EDOARDO RASPELLI ha scritto de LA VERDE SOSTA... "AFFETTATI CHE BONTÀ:
PANCETTA ECCEZIONALE E COPPA SQUISITA. DA NON PERDERE ANCHE LO GNOCCO FRITTO FARCITO DI RICOTTA,
LA TIPICA FRITTATA DI ACQUA E FARINA E I RAVIOLI DI BRASATO."
Fate come me: la strada sarà un poco più lunga, ma ancor più ricca di fascino. Uscite dalla Piacenza-Torino a Broni- Stradella, prendete per il centro della prima località e poi salite seguendo le chiare indicazioni. Sarà una meraviglia questo angolo di Oltrepò Pavese tutto verde, tranquillo, silenzioso. Saranno pochi chilometri di facili curve tra i profumi ed i colori della campagna, prima che il solleone scotti fino alla violenza del cuore dell’estate. Poi, al ritorno, scendete verso Santa Maria della Versa e Stradella, sarà una passeggiata altrettanto bella.
In cima alle due strade convergenti, nel cuore di Montecalvo Versiggia, al centro della Frazione Crocetta, proprio in faccia a voi, ecco la piacevole annosa sagoma di questa bella casa di campagna, tra le casette unifamiliari dei residenti e quelle dei villeggianti. E’ il buen ritiro di una giovane coppia di ristoratori sui generis: lui, amabilmente loquace, in sala; la moglie in cucina.
Vengono entrambi dalla Puglia: a Milano mandavano avanti un paio di avviate gastronomie-salumerie ed avevano scoperto questo bell’angolo di Lombardia, classica meta del turismo meneghino degli anni 50-60 per le loro vacanze.
Poi, l’idea di lavorare non nel caos di Milano ma accanto alla loro nuova casa: ed eccoli rilevare alcuni anni fa la trattoria alla buona del paese che hanno ristrutturato ed abbellito mantenendole fascino e piacevolezza.
Una breve terrazzetta sulla strada, tendine ricamate alle finestre, infissi di oggi ma in stile d’una volta e, dentro, un simpatico piacevole ambiente raccolto. Un ingressino intimo, pochi tavolini a giusta distanza gli uni dagli altri in una prima saletta e poi nel suo prolungamento, affacciato sui vigneti.Un avviso professionalmente cortese contribuirà a farvi mangiare in santa pace “Fumando meno si gustano meglio i nostri piatti”.
Ho scritto “contribuirà”, perché non è detto che la coppia milanese attenda paziente che anche gli altri clienti, non soltanto loro, abbiano finito di mangiare. Un’ aria condizionata equilibrata e rinfrescante ed un aspiratore faranno si che possiate mangiare con un confort ancor più piacevole.
Un arredo caldo, una bella specchiera, sedie impagliate, tovaglie e coprimacchia giallini a fiorami verdi, posate d’acciaio, un servizio amabile svolto dal patron con un accorto aiuto di un dipendente, un clima di gioia, di festa, accogliente ed amabile che conquista la coppia come il gruppetto di giovani o la numerosa famigliola rumorosetta.
Carta dei vini ( senza annate ) quasi esclusivamente dedicata all’Oltrepò Pavese, menù a voce ed una spesa media di una cinquantina di euro per un pranzo medio alla carta dove pane e pasta sono fatti in casa, a mano.
Si comincia con gli affettati locali ( il buon salame, la coppa squisita, la pancetta eccezionale ), lo gnocco farcito di ricotta, i sottoli (eccellenti cipolle melanzane e peperoni), la tipica tradizionale frittata di acqua e farina. Al primo, si prosegue bravamente sul classico dei ravioli al brasato; si va avanti con quelli farciti di ricotta spinaci erbette e conditi di burro fuso.
Classici ed ottimi anche i secondi: il magatello di vitello in salsa calda di verdure, il succulento locale coniglio. Tra i dolci della casa, la tarte-tatin con crema inglese fredda e la panna cotta alle fragole fresche.
Provato il 22-06-2003 - Voto: 13.5/20